Nelle armi ad avancarica si procede sostituendo il luminello con la conversione per la capsula .209. Svitato il luminello dell’arma, si avvita il nuovo luminello, eventualmente con l’ausilio di una chiave o una pinza; si inserisce la capsula .209 nella sede coassiale dello stesso luminello e si avvita, a mano, il coperchietto che alloggia il percussore. A questo punto l’arma, che è stata caricata spingendo fino in fondo nella canna soltanto la palla (non usare polvere nera), è pronta per sparare. Dopo lo sparo, si svita il coperchietto e si estrae manualmente la capsula spenta dal luminello. Tale capsula potrebbe lasciare dei residui che suggeriamo di rimuovere utilizzando uno scovolo, dopo aver sparato alcuni colpi.
Le palle in polimero e la capsula .209, congiuntamente a uno specifico bossolo di ottone, possono essere utilizzati anche nelle pistole e nei revolver a retrocarica calibro .38 Special o .45 Long Colt. Sia la palla sia l’innesco vengono inseriti manualmente nel bossolo creando così una falsa cartuccia pronta da camerare nel tamburo. Nella parte interna del bossolo è presente soltanto un condotto per convogliare l’azione detonante della capsula sulla palla. Tale condotto deve rimanere assolutamente libero: in nessun caso deve essere utilizzata polvere nera. Dopo lo sparo, la capsula spenta può essere estratta spingendola con un cacciaspine del diametro di 2,5 millimetri. La distanza di tiro consigliata è di circa 15 metri.

 

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